Perchè è così e basta, sì. E mia mamma mi conosce molto bene, forse anche troppo, e mi perdona ogni errore, ogni sfuriata isterica, ogni volta che alzo la voce perchè sono sclerata di mio. Ogni volta che divento nervosa perchè ho troppa fame, ogni volta che scoppio a piangere per niente, ogni volta che lei mi dice di fare qualcosa e io non la faccio perchè mi dimentico sempre, ogni volta che ho la testa tra le nuvole, che metto il broncio, che faccio i capricci da mocciosa. Quando sbuffo e sospiro e le dico di no, quando faccio l'egoista, quando non mi accorgo di quanto è stanca e continuo a romperle le palle, quando non dovrei parlare ma lo faccio, quando sono scorbutica, scortese, menefreghista, quando sono... adolescente. Perchè lo sono sempre, tutti i giorni e lei lo sa e dice che non la devo usare come scusa. Che sono sempre sua figlia e per di più la maggiore dei suoi figli e dovrei occuparmi di loro e fare quella matura, quella che loro potranno prendere come esempio.
Che mia mamma non ha un attimo di pace, ogni giorno; come io sono adolescente tutti i giorni dell'anno per un bel po' di anni ancora, lei è mamma tutti i giorni e moglie e figlia. Ci prepara da mangiare, si sveglia presto per finire di stirare, di lavare i piatti o il pavimento, stende la biancheria, porta i miei fratelli a scuola, porta tutti noi tre a feste, allenamenti, uscite. Si prende cura di mio nonno, che abita con noi e quasi non ci vede più; va al lavoro, fa la spesa mette a posto di qui, e poi di là e a fine giornata è stanchissima, ditrutta, ma ancora resta in piedi e veste mio fratello (quello piccolo) e dice all'altro mio fratello di finire i compiti e sopporta le lamentele di papà e corre giù dal nonno ogni volta che la chiama e lo aiuta a tagliare l'erba in giardino e curare le piante e fa in modo che al nonno non succeda nulla. Poi va a dormire, va a dormire e si rialza dopo poche ore, per ricominciare l'ennesima giornata.
Perchè le mamme sono belle, sono belle e sono donne. Sono donne forti che ci tirano su quando cadiamo, ci danno consigli e ci sopportano. Sono donne dure come il diamante e sono le migliori del mondo.
Solo che io mi accorgo di quanto lei sia stanca solo quando ci penso. E lei mi dice "un giorno anche tu sarai così. Tocca a tutti, prima o poi", e allora io fantastico sul mio futuro e mi chiedo se sia una cosa bella o troppo faticosa, quella di fare la mamma e la donna.
Quindi, ecco, da grande voglio essere come lei. Voglio essere una donna che non si scalfisce, una donna con le palle, che sa farsi sentire. E voglio essere una brava mamma. Che è un po' una missione, non trovate? Che i figli devono crescere bene, insomma, come persone civili e belle dentro. A volte ci penso, sì, anche se mi sembra tutto tanto lontano.
Di solito non ascolto musica italiana (non è che ne vada proprio pazza, intendiamoci), però c'è una bella canzone di Ligabue che si chiama "Il meglio deve ancora venire". E forse è proprio così, come dice lui, spero proprio che sia così.
Okay, era tanto che non scrivevo un post così pieno di parole che seguono un filo logico. Ora mi sento in pace con me stessa.
RedCherry
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