Nella mia valigia c'è un sacco di roba, e io sono tutta un groviglio confuso di eccitazione e timore.
La mia camera è un casino, il mio cervello pure; il sole s'è nascosto dietro alle nuvole, ma prima o poi sarà costretto a tornare, no? Magari evitando di portarsi dietro tutta quell'afa, come in questi giorni.
Pensavo che, proprio un anno fa, mi ero liberata degli esami da appena cinque giorni o giù di lì, e mi sentivo leggerissima, tranquilla, senza pensieri... quella dell'anno scorso è stata forse l'estate più libera della mia vita. Non dovevo fare i compiti, ripassare gli ultimi giorni di vacanza, fare questo e quello.
Comunque niente.
Adesso ho un CD dei Guns, regalato da M.
Presi due nuovi libri in biblioteca: Gita al faro, di Virginia Woolf, e Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, di Robert Louis Stevenson. Erano alcuni di quelli della lista che ci ha dato il prof.
Allora, un bel respiro e stanotte si parte.
E, tra l'altro, i miei post sono sempre più sconclusionati.
Cherry
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