Mi piace piangere mentre faccio la doccia, perché nessuno mi sente e non devo trattenere i singhiozzi che mi esplodono fuori dal petto. Mi piace piangere mentre faccio la doccia perché sembra che le lacrime e il dolore scivolino giù con l'acqua che bagna la pelle, giù fin nello scarico. Perché sembra che quelle lacrime e quello star male non torneranno più. E invece tornano, qualche volta, e ti sembra di soffocare.
Sto elaborando una teoria secondo la quale vivere sia come stare in apnea. Se respiri, tutto ciò che ti fa male ti graffia dentro, i polmoni e le ossa, ed è come morire annegati. Prima di immergersi nella vita serve un gran respiro, altrimenti non ne esci più.
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