E i miei propositi per l'anno nuovo, come direbbe L., stanno andando a puttane. Perché 1), non ho ancora nemmeno preso in mano una chitarra per strimpellare qualcosina, anche se C. (che sta imparando) ha detto che un giorno potrei andare a casa sua e lei potrebbe aiutarmi. E 2), perché non ho cominciato nessun corso di arabo, anche se lo desidero ardentemente. A gennaio avevo chiesto a mio padre di non parlarmi più in italiano ma solo in arabo, solo che se ne dimenticava sempre, e dopo un po' l'ho lasciata cadere lì, anche se mi dispiace da morire, soprattutto ripensando a quanto la nonna ci tenesse sentirmi parlare in arabo con lei e mi sento un sacco in colpa, anche perché non ho fatto in tempo ad impararlo decentemente, che lei è spirata. Mi piace spirata, come termine, dà un'immagine poetica della morte. Sul dizionario dei sinonimi e dei contrari, alla voce morire mette: cessare di vivere, spegnersi, chiudere gli occhi per sempre, estinguersi, soccombere, spirare, finire, mancare, trapassare, andare all'altro mondo, passare a miglior vita, rendere l'anima a Dio (e se poi Dio non c'è?), esalare l'ultimo respiro, perire, crepare, tirar le cuoia. Per i contrari mette solo nascere. Perché per la creazione di una nuova creatura esiste solo un vocabolo e per la sua fine così tanti? Che poi la gente si rende conto di quando contasse una persona solo dopo la sua morte. Quando ascoltavo frasi del genere nei film o le leggevo nei libri, mi sembravano le solite cose sdolcinate molto da cliché cinematografici e via dicendo, della serie senza di te non posso vivere eccetera, ma mi sono resa conto che è fottutamente vera, checcazzo. Uno non se ne accorge, spesso, di quanto quella persona fosse importante. Spesso diamo le cose per scontate, e a pensarci è orribile.
A parte questo, la giornata di oggi è stata abbastanza nera. Mi sembrava di andare in giro con una nuvoletta grigia piena di pioggia sulla testa. C'è stata la verifica di inglese e nelle altre ore il tempo non passava più. I secondi diventavano minuti, i minuti interminabili. Mi sono anche fermata allo sportello di matematica perché non avevo capito troppo come si facessero quei problemi strani coi criteri di parallelismo, quindi mi sono fermata un'ora più del solito. Stasera vado a vedere il concerto di mio cugino (e tra tre mesi quello di Bruce Springsteen, che storia! Tra l'altro ho scoperto che il mio prof di matematica ne è un fan accanito, ne abbiamo parlato un sacco sul treno, al ritorno dalla gita di Roma. A parte che non ce lo vedo proprio, a fare il rockettaro... ma poi forse verrà pure lui al concerto. Jesus Christ!).
Ieri, poi, ho assistito ad una scena che mi ha fatto sorridere un sacco: ero in metro, e stavo ascoltando la musica, quando noto due ragazzi, in piedi, vicino alle porte, troppo vicini per essere solo amici (i ragazzi si vergognano un sacco, a stare troppo vicini, e si offendono da morire se si scherza sulla loro virilità, non ho mai capito perché. Sono talmente chiusi di mentalità, certe volte). Poi vedo che si prendono per mano, e lì ho la conferma del fatto che siano omosessuali (tra l'altro sono assolutamente CONTRO l'omofobia, e appoggio pienamente i matrimoni tra coppie gay, o le adozioni di bimbi da parte di coppie omosessuali); poi cominciano ad uscire dalla metro, e uno dei ragazzi dà una pacca sul culo all'altro; lì mi è venuto troppo da sorridere! Insomma, non se ne vedono mai, di coppie dello stesso sesso che si mostrano in questo modo alla gente e che non si vergognano dei loro gusti sessuali. Davvero, persone da ammirare, soprattutto per quello che molti di loro passano/hanno passato (ne avevamo discusso in quel corso all'autogestione di febbraio).
Manca solo una lezione del corso di poesia, poi sarà finito. Stiamo sistemando il libretto con raccolte tutte le nostre poesie e le prose che abbiamo scritto in questi mesi. E' stata una bella esperienza, mi sa che l'anno prossimo ci torno.
Domani L. viene a pigliarmi a scuola, e andiamo in Fiera. Vuole comprarsi una bandana, e forse comincerà il tentativo di dilatazione del lobo part 3 (sì, c'è stata anche una part 2).
C.
P.s. Tra le pagine del dizionario dei sinonimi e dei contrari, tra l'altro, ho ritrovato una rosa (ormai seccata, sottile come un foglio di carta), che mi aveva regalato un ragazzo una sera che eravamo usciti con altra gente ai locali sui canali. C'erano un sacco di luci e Fede S. era ubriaca. E' intrattabile, quando beve più del dovuto, e quella sera mi aveva proprio seccato in una maniera tremenda. Avevo voglia di prenderla a schiaffi.
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