Sdraiati uno vicino all'altro a pancia in su, a guardare il cielo, col sole sulla faccia, a passarci la bottiglia quasi vuota di vodka alla pesca per berla a piccoli sorsi. Eravamo non tanti, non tutti, ma abbastanza. Mi piace uscire con loro.
Ed ecco, eravamo lì così e io pensavo a quanto è bello essere giovani e fare cose belle come uscire, sdraiarci uno vicino all'altro sul prato, bere a piccoli sorsi e sentire l'alcol che scende giù per la gola e scalda il petto e sembra ti scorra nel sangue fino alla punta delle dita, stare col sole in faccia e sorridersi e conoscersi ancora di più, sempre di più.
Penso a quando saremo vecchi, e se non vecchi comunque meno giovani di ora, e non potremo fare un sacco di cose, ci verranno le rughe e avremo un sacco di ciccia che ci colerà dalle ossa. Allora al pomeriggio, quando con l'autobus sono scesa alla fermata del centro commerciale e lì ho raggiunto mia mamma coi miei fratelli, mi sono presa una crepe alla Nutella senza farmi troppi problemi per i brufoli, perché, come mi ha detto L., "almeno quelli con un po' di fondotinta li copri, i chili in più no". Dato che per non so quale strano scherzo della natura il mio metabolismo smaltisce tutto alla velocità della luce, ho deciso che non mi farò problemi sui brufoli, per quanto orripilanti possano essere, e mi godrò la mia adolescenza riempiendomi di schifezze come bisogna fare a quest'età.
Poi pensavo anche che, insomma, uno potrebbe morire in qualsiasi momento. Potresti uscire di casa ed essere preso in pieno da una macchina, o stroncato da un fulmine o da un infarto. Potrebbe caderti una tegola in testa. Potresti scivolare sul pavimento bagnato mentre esci dalla doccia e picchiare la crapa, che ne sai. E' così assurdo, che una vita, pum, si fermi da un momento all'altro.
Ultimamente non sono più così presa dall'idea di avere un ragazzo. Nel mio giardino zen personale, passo il rastrellino sulla sabbia e mi ripeto che quando sarà tempo, arriverà. Ogni cosa arriva a suo tempo, alla fine, no? Certe volte mi esce una pazienza da non crederci, roba che a conoscermi tanto bene mi sembra stranissimo. Anche il mio prof di italiano dice che secondo lui non sono una con tanta pazienza; io non gli ho dato una risposta, ma nella mia testa mi chiedevo come diavolo faccia quell'uomo ad azzeccarci sempre, con le persone. Certe volte mi preoccupa.
RedCherry
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