Sabato 26 maggio.

Estratto:
1. Il prof di matematica mi ha prestato un libro di poesie di Pavese. Io ci sono rimasta, cazzo; è stato gentilissimo (sa che mi piacciono le poesie eccetera).
2. Non ho vinto il concorso di poesia, ma amen, non me lo aspettavo nemmeno. Alla fine è comunque solo il primo anno che ne scrivo.
3. Appena tornata a casa mi sono buttata sul letto senza nemmeno salutare i miei fratelli, e sono collassata per il sonno con gli auricolari nelle orecchie. Ho fatto sogni assurdi e dormito per qualcosa come 4 o 5 ore filate. E io che avevo deciso che oggi avrei scritto qualcosa, tipo le nuove storie che mi frullano per la testa in questo periodo. Ho sprecato un pomeriggio, checcavolo, però non ce la facevo a reggermi in piedi. La stanchezza mi divora dentro.
4. Ho incontrato Fil e L. in metro. Certe volte mi sembra che con la storia che non ci vediamo più tanto come prima, che siamo in due scuole diverse e tutto il resto, tra noi le cose siano diverse. Probabilmente siamo anche noi che stiamo cambiando.
5. Io e mio padre siamo andati a vedere il concerto di mio cugino (Dio, mi fa troppo impressione pensare che ormai ha già finito il liceo - ormai è un giovane uomo), che suonava in un'orchestra di giovani talenti, i migliori della regione (o provincia? Così c'era scritto sul programma). Erano tantissimi e si muovevano tutti a ritmo, coi loro strumenti, con gli archi e coi fiati e con le percussioni ed erano così bravi e suonavano Beethoven e Verdi e a me è venuto da piangere perchè pensavo: "Loro ci sanno fare, sono appassionati, sono tanto giovani ma sembrano adulti, tutti concentrati, e suonano in un teatro importante davanti a un mucchio di gente e un giorno saranno ancora più bravi e saranno famosi, saranno qualcuno. Sanno già - e se non lo sanno, io lo immagino - che diventeranno dei musicisti e hanno davanti un bel futuro, mentre io non ho idea di cosa farò; non so suonare - un po' so scrivere, scriverò libri - e non sarò mai in un'orchestra a suonare musica così intensa come la loro, che fa vibrare i cuori delle persone. Non sarò nessuno, forse solo una persona mediocre. Non voglio essere una persona mediocre."