Ora dormo con una coperta - una coperta, per dio! -; l'arrivo della coperta segna la fine dell'estate. Come l'arrivo delle rondini segna la fine dell'inverno, la campanella la fine delle lezioni, la scritta The End la fine di un film, i 14 anni la fine dell'infanzia... Avete capito, insomma.
Ed ecco, è finita l'estate (che poi non è davvero così, perché termina il 21 o il 23 settembre, non ricordo, però per me è conclusa) e io ancora non riesco a crederci. Mercoledì sarò a scuola, e ricomincerà la rottura di palle immensa che è la vita di noi studenti liceali.
Come ogni anno, è tornata appunto la coperta, e con essa anche la voglia di vestirmi più pesante, con jeans lunghi e felponi larghi magari rubati a mio fratello.
Per la fine delle vacanze me ne sto facendo una ragione: ci sono ancora un sacco di cose da fare, l'anno è lungo. Ci saranno le caldarroste mangiate con L. sedute sul marciapiede, i giri in centro con le ragazze, i temporali ascoltati da sotto il piumone, le docce calde, le cioccolate bollenti prese a scuola, e poi la neve.
Finalmente niente più imbarazzanti aloni di sudore, visi accaldati; niente più zanzare, niente più afa e umidità e ventilatori attivi 24 ore al giorno. E si potrà rimandare di qualche tempo la ceretta.
Oggi sono stata da Fede S. con G. e C. per la scopiazzatura-compiti annuale di settembre. Quando C. se n'è andata, abbiamo messo su la musica e ballato in taverna. Mi erano mancate così tanto! Quando le ho viste ci siamo stritolate in abbracci lunghissimi. Eravamo tutte un po' diverse e abbronzate e sorridenti e in alto mare coi compiti.
Davvero, non riesco a realizzare che tra pochi giorni si torni a scuola. Non posso davvero pensarci. Come regalo di ritorno dalle vacanze, ecco cosa mi attende: una verifica sui verbi di francese, un'interrogazione di inglese, una di francese conversazione, una verifica di matematica su tutti gli argomenti trattati l'anno scorso, una verifica di storia dell'arte sulle 30 pagine che avevamo da studiare in questi 3 mesi e che io ho appena sfiorato. Fantastico, non trovate? Sul serio, ora che mi sono resa conto di quanta roba c'è già da fare non vedo l'ora di ritornare in quella gabbia di matti e rivedere tutte quelle faccette di cazzo dei miei adorabili professori.
E c'è una novità. Dopo un'ora di discussione coi miei genitori, mi sono fatta valere usando al meglio le mie doti (puah!) dialettiche e ho ottenuto il permesso di farmi un altro piercing all'orecchio. Gli argomenti usati dalla sottoscritta sono stati più o meno i seguenti: ma mamma, papà! Siamo nel Terzo Millennio! Le cose sono cambiate, dalla vostra epoca. Lo sapete che in classe mia c'è una ragazza che ha il piercing al naso, e una che ce l'ha alla lingua? E che la mia scuola è piena di gente con piercing e tatuaggi dappertutto? Sul serio! Io vi chiedo semplicemente un altro buchino all'orecchio, ecco tutto. E poi blablabla...
Beh, fatto sta che li ho finalmente convinti, e mi sento fiera di me.
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