Ho pensato, in questi giorni.
Per esempio che la gente vede solo la parte più bella di noi, cioè quella esteriore. Che alla fine dentro non ci vede nessuno. E' strano pensare che una modella bellissima alla fine non sia che un cumulo di ossa e muscoli rossi e caldi e sangue, non trovate? Che di fatto siamo... cosa siamo? Un'enorme borsa di pelle strapiena di... liquidi? Cioè, qualcosa di simile. Blah.
Che dentro siamo tutti uguali. Sì, questo ho pensato. E anche che il nostro carattere è là dentro, e che non lo vede nessuno, nemmeno quello, e che siamo uguali, ma altrettanto unici e preziosi, per il DNA che scivola tra le pieghe del nostro corpo.
E poi, di solito la gente non si fida di chi fa l'elemosina. Tutti cercano di starci alla larga, dalla gente che viene a citofonare per chiedere qualche spicciolo, da quelli che ti fermano per strada con un bicchiere di carta del Mc Donald in mano "Ce l'hai un euro?"
Anche io, oggi, tornando a casa, quando ho visto un tizio sul cancello di casa, ammetto di aver avuto un po' di fifa. In realtà non so nemmeno perchè; credo che sia la società che ci confonde, non trovate? Che non lascia libertà ed etichetta tutto e tutti e ogni comportamento.
E sì, c'era questo tipo con la pelle scura e un berretto sulla testa, e ho pensato che fosse un ladro o qualcosa del genere. Che fosse una persona violenta, o scortese, o arrogante.
E' che non ci fidiamo della gente. Degli estranei, che consideriamo tutti malvagi, capite? Tutti pericolosi, se solo si comportano in un certo modo o sostano vicino a casa nostra.
Invece, arrivata vicino a questo uomo, lui mi ha sorriso. Ed era un sorriso sincero, non uno di quelli maliziosi che certe volte certi uomini che incontro per strada mi rivolgono quando sono sola. Non mi ha squadrata dall'alto al basso, quel tizio, mi ha fissata in faccia con quegli occhi scuri e profondi e mi ha chiesto se ero tornata da scuola. Ovviamente lui lo sapeva, dato che avevo lo zaino in spalla, ma me l'ha chiesto lo stesso, per parlare. Mio Dio, per parlare, parlare e basta, senza battute squallide o roba simile. Ed è stato gentile e gli abbiamo dato qualche euro e lui mi ha detto "Che Dio ti benedica, carissima, che Dio ti benedica".
E' stato un bell'incontro, decisamente.
Ho anche scritto una piccola cosa, una sera che ho avuto l'ispirazione (ma questo non significa che la cosa in particolare sia decente o accettabile):
E io lo so,
lo so
che sorridi
solo
per farti forza.
E io li vedo,
li vedo
i tuoi occhi
tristi,
che vuoi far sembrar felici.
E io lo sento,
lo sento
il tuo cuore
che batte
all'impazzata perchè
si sente solo.
Peace and love. Enjoy your life! (momento di positività della giornata)
Mio Dio, che billa. Je l'adore.
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