sabato 26 marzo 2011

Milano, scarpe rosse, sigarette.

Giovedì: visita al museo archeologico in Corso Magenta (noioso che più di così non si poteva!). All'andata io, G., Fede S. e altre tre mie compagne di classe (veniamo dalla stessa zona, più o meno), ci siamo perse. Cioè, proprio sveglie. Predica della prof e a mezzogiorno giro al Castello Sforzesco. Preso dei panini buonissimi, mangiati sulle panchine e parlato un sacco; l'entrata in scena di un tizio sulla cinquantina (mezzo bevuto, mi sa), che ci fa: "Ehm, scusate, siete di Pavia?"
No, cioè. Che razza di domanda è, scusate? Proprio non ha senso. Proprio strana, la gente.
Poi niente, poi siamo tornate a casa coi mezzi e studiato per l'ECDL (per chi non lo sapesse: esame di informatica valido in tutta Europa - ce lo fanno fare a scuola).
Arrivata la zia.

Venerdì: ECDL. Bus alle 8, arrivata alla fermata della metro. Comprato i biglietti per l'autobus e per la metro per la zia, da lì andata con G., Fede S., e le altre (ormai abbiam fatto gruppo, abbiam stretto proprio, già) prima con la rossa, poi con la verde (sbagliato a prenderla, poi cambiato di nuovo. E' un casino, sì). Scese a Garibaldi, camminato un pezzo e poi entrate nell'edificio verso le 10.
Esame alle 10 e mezza circa, passato con l'89% (lo scorso esame, quello di dicembre-gennaio, passato con il 92%, ma chissenefrega, cioè, basta passarlo e stop).
Preso ancora la metro, verderossa e autobus. Io e G. ci siamo insultate in inglese, parlato in inglese (tipo quelli di Mtv, troppo figo).
All'una passata, arrivata a casa, recuperato zia, preso di nuovo il bus con lei, preso di nuovo la metro sempre con lei, giro in centro, foto ricordo, camminatocamminato, panini, gelato, gente che fumava, gente che amoreggiava sull'erba, comperato nuove bellissime scarpe rosse (di tela, ovviamente) numero 38 per me, fatte fare ritratto da artista cinese (piuttosto bravo, devo dire). Rimaste in posa più di mezz'ora, incontrato due miei prof (che imbarazzo), preso il ritratto, ringraziato l'artista cinese, un altro piccolo giro, poi di nuovo metro e mia madre ci ha portate a casa.
Alle cinque e mezza ero qua, preparata per pallavolo, stanca morta, preso la borsa, legato i capelli, salutato tutti, filata fuori per l'allenamento; alle sei fatto l'allenamento, sbagliato diverse battutte, incazzata per aver sbagliato diverse battute, lamentele varie, alle otto e mezza ero a casa. Stesa sul divano, mangiato, letto due pagine (proprio due) del libro che ci fa leggere il prof, alle nove passate fatto la doccia, preparato lo zaino, lasciato il mio letto alla zia, andata a dormire nella stanza dei miei fratelli, addormentata in un attimo.

Ora capirete perchè non sono riuscita a scrivere nada de nada, ieri. Oggi comunque ho preso 9 e 1/2 (NOVE E MEZZO!) in scienze (mi sento figa), col voto più alto, e 8 in storia (mi sento altrettanto figa). Cioè, 'sti voti, qui da noi, son da idolatrare e sognare. Okay, la smetto.
Quella di inglese però ha detto che le verifiche son andate male - incrociamo le dita e preghiamo intensamente.
Però il libro di Buzzati mi sta piacendo, yes.

See ya,
RedCherry

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