Ho aiutato ad apparecchiare, ho sparecchiato, ho messo a posto le sedie, ascoltato mio padre che non fa altro che criticare perché c'ha l'umore sotto le scarpe, tolto coi miei fratelli le fodere ai cuscini del salone così mamma li lava, fatto la guerra dei cuscini coi miei fratelli, messo a posto i cuscini e i divani, giocato con mio fratello piccino.
Sono tornata in camera, mi sono tolta il maglioncino perché d'un tratto ho sentito caldo, ed eccomi qui. Aspetto che "Ti presento i miei" si carichi, così me lo guardo in streaming e in inglese, perché ho voglia di imparare a parlarlo, e parlarlo bene e capirlo, ché 'st'estate vado a Torbay e devo essere prontissima.
Adesso ho voglia di ballare, di scatenarmi, di chiudermi a chiave qua nella mia stanza e mettere su un CD pieno di ritmo. Voglio ballare con la notte che ha tanta voglia di entrare nella camera e nascondersi sotto le coperte, ma io la lascio ancora un po' fuori ad aspettare, giusto un pochino, perché mi piace stare qui a guardarla mentre sbuffa e mi ingoia gli occhi.
Domani non vado a scuola, e nemmeno venerdì e nemmeno sabato per il Carnevale. Sabato L. vuole che vada con lei a Milano, in centro, a festeggiare, e magari, dice, possiamo travestirci. Cioè, sarebbe bello, ci saranno un sacco di colori e persone e parole, ma non so quanto potrei resistere tra tutta quella folla. Mi piace mescolarmi, sì, ma troppa gente poi mi soffoca la testa e mi blocca i pensieri.
Adesso vado a fare una doccia, da brava bambina.
R. Cherry
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