martedì 10 gennaio 2012

Post senza titolo, perché sì

Ebbene, oggi è un anno esatto che sono su questo blog. Cioè, figo. Della serie che se a gennaio del 2011 avessi scoperto di essere incinta, ora avrei già partorito e potrei addirittura aspettare di nuovo un marmocchio. Assolutamente sconvolgente.
Comunque, c'è troppo sole per convincersi di essere in inverno. Dov'è la neve? Fuck, io la volevo, la neve. Poi la gente si lamenta sempre della neve perché si scivola sulle strade, c'è traffico, eccetera eccetera... ma ragazzi, è così splendida, lei! Insomma, per la miseria, un giorno con tutti i tetti bianchi e i bimbi con le loro facce tonde tutte rosa a giocare fuori, una passeggiata romantica coi fiocchi di neve che ti cadono sulla testa (a me è capitato, ed è stato molto scena da film, con me e Mr. Primo Bacio che pattinavamo sul ghiaccio- no, in realtà io ero quella bravina e lui l'impedito, ma tant'é).
Insomma, freddo fa freddo, sopratutto la mattina, quando alle sette e dieci scendo alla stazione dei bus per prendere la metro e mi si ghiaccia il culo se mi siedo sulle panche di granito e allora devo mettermi sul bordo. Però non è la stessa cosa, insomma. Vorrei anche un po' di pioggia - mi piace la pioggia, ma solo quando sono riparata da qualche parte a guardarla dalle finestre con qualcosa di caldo addosso, magari un felpone di papà, oppure sdraiata a letto, a far finta che il tic tic sui vetri sia una ninnananna tutta per me, per me e basta, ché quando sono fuori e piove mi si gonfiano i capelli manco la criniera di Simba del Re Leone (non che di solito il volume della mia chioma sia di tanto inferiore, ma tralasciamo).
Poi ecco, mi fanno un male del diavolo gli addominali e i quadricipiti, perché ieri ho tirato giù certe schiacciate come non mai, all'allenamento.
E non lo so, mi sembra non ci sia mai abbastanza tempo per fare quello che vorrei. Cioè, l'anno scorso facevo una roba tipo un post al giorno o qualcosa del genere, quest'anno sono stanca, mi sento vecchia. Giuro. Poi però non voglio che scrivere qua diventi un obbligo, che se non posto ommioddiochissàchesuccede. Proprio no. Poi ho sempre da studiare, due maroni. Della serie che oggi ho passato il pomeriggio sui libri e tutti questi ultimi mesi è stato lo stesso, magari non a ritmo costante, ma così fu. Fortuna che il quadrimetrestre finisce tra poco, due settimane, mi sembra, meglio così, anche se ora ci caricano e noi sgobbiamo, of course. E poi ho sempre altre cose da fare, da andare in giro con questo e quello che mi chiedono di uscire con loro e poi c'è allenamento e poi blablabla.
E comunque preferisco scrivere qualcosa di vagamente sensato magari una volta ogni due giorni, dire qualcosa che mi sento dentro, al posto di fare come facevo prima e magari non arrivare da nessuna parte e magari parlare tanto per fare. Ma è una cosa che reputo importante anche nella vita, insomma, se vuoi dire qualcosa dillo bene, almeno, non è che straparli e non arrivi ad una conclusione. E un qualche abitante di questa mia umile dimora ha deciso non so bene perché di lasciarmi sulla scrivania dei post-it, del genere a linguette, non so se mi spiego. Sono di colori sparafleshanti e sto cominciando a scriverci sopra gli argomenti di cui vorrei buttar giù due righe magari qui o magari su word, ché appena mi riprometto di scrivere di una determinata cosa ovviamente (e quando mai?) me ne dimentico. Proprio che mi sfugge, cerco il pensiero ma mi sfugge e non riesco più a riacciuffarlo. Perché sì, perché ho una memoria a breve termine eccetera eccetera, e ora in questo momento non mi ricordo di cosa stavo parlando prima di quest'insensato sproloquio, ma tant'è.

Quindi vi auguro una buona serata (o buona notte, come preferite), prima che mi scordi pure di questo, eh?,
R. Cherry

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