sabato 14 aprile 2012

Cervelli fritti e voglia zero.

A parte friggermi il cervello guardando su internet le puntate quel nuovo telefilm di Mtv per cui G. mi ha assillata per giorni e giorni, ovvero Diario di una nerd superstar, che è divertente e mi piace, la giornata di oggi è stata da spararsi un colpo.
La notizia positiva è che ho preso 7 in matematica, ed è stato uno dei voti più alti, dato che ci sono state solo qualcosa come 5 sufficienze.
Le notizie negative sono di più. Numero uno, il prof di mate ha cambiato i posti e mi ha messo in prima fila; non semplicemente in prima fila, ma proprio di fronte alla cattedra. Questo vuol dire che non potrò più masticare cicche durante le lezioni senza essere beccata, non potrò più copiare, scrivere sul banco, distrarmi e dovrò fare sempre tutti i compiti altrimenti ciao.
Numero due, ho un sonno mortale. Mia mamma dice che è la primavera, anche se piove.
E questo ci porta al punto numero tre, ovvero che per colpa della pioggia non sono potuta uscire. 
Numero quattro, m'è spuntato una specie di mini foruncolo sotto le ciglia della palpebra sopra dell'occhio sinistro. La parte migliore del fatto è che non si vede, quella peggiore è che dà fastidio. Mi sono rotta le palle di avere infiammazioni e roba così agli occhi, perché sono le cose che più sono fastidiose. E poi devo mettere gli occhiali e i miei compagni di classe mi chiedono se sono fatta perché ho i bulbi arrossati. Secondo Fede S. (che tra l'altro è in Egitto a prendere il sole, beata lei) è colpa della matita strascadente che uso, presa ad un negozietto squallido del centro commerciale. Così lei me ne ha regalata una delle sue, e ho deciso che butterò quella che mi provoca 'ste cose e un mucchio di rotture, anche perché nell'ultimo anno mi si saranno irritati gli occhi (prima il destro, poi il sinistro, poi di nuovo il destro; almeno non mi capitano tutti e due insieme, mi consolo con questo) 3 volte. Più una volta l'anno scorso.
Poi mancano qualcosa come due mesi, e forse meno, alla fine della scuola. Non credo riuscirò a reggere. In classe stanno cominciando i conti alla rovescia e le frasi come "Che palle, quanti giorni mancano?" aumentano di numero, anche se c'è qualcuno che dice così pure ai primi di ottobre. Nessuno ha più sbatti, e siamo tutti sempre a lamentarci; non oso pensare all'anno prossimo. Terza liceo, che storia. Sarà una faticaccia della misera, ce lo ha detto oggi il prof di mate, che prima di consegnare le verifiche fa sempre dei discorsi assurdi, degni di quelli del Presidente degli USA, eccheddiamine. E' andato avanti per un quarto d'ora a parlare e parlare, e la solfa era sempre quella: Premieremo solo chi se lo merita, che la terza superiore è la più dura dei cinque anni, quindi impegno, impegno, che anche se manca poco non bisogna buttare la spugna... Il bello è che ce lo ripetono tutti gli insegnanti, dalla prima elementare o quasi.
Per i prof, manca sempre poco, anche se si è a febbraio.
Per gli studenti, un paio di mesi, o anche una manciata di settimane, sono l'inferno.

C.

p.s. Per la serie: vittorie personali.
"Cazzo, ti ha mangiata con gli occhi!"
Io: *yessss*

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