Sì, sono intrigata dai racconti epici delle gesta di Carlo Magno e dei suoi Paladini; Lancillotto e Ginevra, Re Artù e i Cavalieri della Tavola Rotonda, i castelli e le roccaforti impenetrabili, la vita di corte, i menestrelli, i servi della gleba, i monaci nei loro monasteri, le dame tentatrici, i trovatori e i trovieri, la corte itinerante di Federico II, il convergere di culture e idee, i comuni italiani ribelli, le crociate in Oriente, i re di Francia, la rivoluzione dell'anno Mille, Guglielmo il Conquistatore, i Templari. Insomma, ci siamo capiti.
Probabilmente è il mio mitico prof di storia e filosofia, che si vede che ama il suo lavoro e quello che insegna, e che ti sa parlare per un'ora filata di sofisti e Basso Medioevo con quel suo fare coinvolgente. Sì, credo sia lui. Un giorno dovrò ringraziarlo. E' notevole, sul serio, quanto una persona sola possa influenzarne altre cento.
Ed ecco, prima non sopportavo la storia. Era una rottura di palle immensa, e la trovavo inutile; adesso, invece, mi accorgo del suo valore. E' da lì che siamo venuti. E' stato quel giorno lontano di quel determinato anno che le cose sono andate come sono andate e hanno dato vita ad un'interminabile serie di processi causa-effetto che ci hanno portati dove siamo noi ora. E' dalla storia che bisogna imparare; è lì, immobile nei preziosi manoscritti degli amanuensi, in qualche biblioteca sopravvissuta al tempo. E' lì, e bisogna solo scovarla, soffiarci sopra per levare la polvere, e immergervisi.
Forse è il mio spirito di eterna sognatrice, che rende affascinante la storia ai miei occhi. Quante vite!, immaginate quante vite si sono intrecciate dall'inizio dei secoli. E in quelle vite, quante persone, quante bocche hanno baciato e cantato le lodi delle loro amate e dei loro signori, quante bocche hanno parlato ed espresso la loro opinione, hanno riso. Quanti sbagli, e quanti rimpianti; quante lacrime e quanto sudore sulla propria terra? Perché sì, ecco, l'uomo è cambiato e cambia continuamente, ma, se ci pensate, alla fine ritorna sempre sui propri errori. E' un ciclo infinito, una spirale auto-distruttiva (o rigeneratrice).
Forse è il mio spirito di eterna sognatrice, che rende affascinante la storia ai miei occhi. Quante vite!, immaginate quante vite si sono intrecciate dall'inizio dei secoli. E in quelle vite, quante persone, quante bocche hanno baciato e cantato le lodi delle loro amate e dei loro signori, quante bocche hanno parlato ed espresso la loro opinione, hanno riso. Quanti sbagli, e quanti rimpianti; quante lacrime e quanto sudore sulla propria terra? Perché sì, ecco, l'uomo è cambiato e cambia continuamente, ma, se ci pensate, alla fine ritorna sempre sui propri errori. E' un ciclo infinito, una spirale auto-distruttiva (o rigeneratrice).
Tutto questo mi fa pensare e riflettere su di me e sul mondo.
Nel Basso Medioevo si fa largo una nuova figura, l'ennesimo personaggio: il mercante. Considera il lavoro lo strumento per realizzarsi, e si colloca nella classe sociale intermedia: la borghesia. Rivoluziona la tradizionale ripartizione della società (bellatores, laboratores, oratores) e ritaglia un proprio posticino tra le menti più brillanti e i lavoratori più instancabili. Lotta per i suoi interessi; impara e leggere e scrivere; viaggia; lavora, produce, ed è libero.
Ecco, cosa voglio essere: una piccola mercante. Voglio combattere per i miei diritti ed ottenere la mia indipendenza. Voglio viaggiare e conoscere e imparare.
I mercanti consideravano prestigioso poter affermare la propria riuscita individuale, senza l'appoggio di altri (al contrario dell'aristocrazia, che ricamava le proprie virtù sulla discendenza nobile). Così farò io; mi imboccherò le maniche e mi metterò sotto. Niente raccomandazioni, per la sottoscritta. Così mi costruirò una vita, una casa, un'esperienza, e sarà tutto frutto unicamente dei miei sacrifici, e non del favore di qualcun altro. Sono determinata a farcela, a lottare con le unghie e con i denti.
Dopo questa amabile lezioncina di storia, posso tornare a fare qualcosa di molto più produttivo e indispensabile: guardare Dawson's Creek.
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