Non so se si vede, se gli altri lo notano. Il punto è che nessuno nota mai niente, quindi non sarebbe una novità.
Non ho abbastanza tempo per fare un'acciderbolina di niente, e così la vita scorre e io cerco di tenere il passo, ma non so se ci sto riuscendo.
Ecco alcune delle cose che sono successe e non ho scritto:
1) Un giovedì mattina sono andata a teatro con la classe a vedere l'Apologia di Socrate, e c'ho incontrato pure A. Lo guardavo e mi dicevo quant'è bello, mammamia, quant'è bello. Quant'è cresciuto. E mi vergognavo di me stessa, perché mi sento così orribile di fianco a lui. Sono andata a salutarlo e lui mi sorrideva un sacco con quel sorriso da sciogliersi e mi parlava con voce dolce. Avevo una voglia terribile di baciarlo. Quanto sono cogliona, vero? Vaffanculo, S., vaffanculo.
2) Il 25 partiamo con la classe per uno scambio con degli studenti francesi di una scuola vicino Parigi. Parigi, che diamine! E a marzo saranno loro a venire da noi. Dormiremo a casa loro, vedremo le loro classi, parleremo francese tutti i giorni, gireremo Parigi e le sue mostre sotto il cielo freddo.
3) E' successa una specie di cosa che non so neanche come considerare con un amico. Sono proprio fusa, non capisco cosa mi stia passando per il cervellino bacato che mi ritrovo. Ormoni in subbuglio?
4) Ho inviato al prof di matematica una poesia che mi aveva chiesto di leggere. Oggi mi ha detto che secondo lui sono molto brava e che gli piacerebbe vedere altri miei lavori. Gesù, come mi rallegrano le giornate, certe cose! Piccole soddisfazioni come (punto 5).
5) L'8 e mezzo in storia.
6) Piove un sacco ed è tutto buio, forse è questo che mi fa scivolare il morale sotto le scarpe...
7) Non capisco niente di fisica. Ieri sera ho aperto il libro, ho fissato gli esercizi con aria allucinata, e l'ho richiuso. Poi ho fatto la doccia e sono andata a dormire.
8) Stasera c'è la festa di compleanno di M. Dopo la pizza io e L. andiamo a dormire da lei, come ai vecchi tempi.
9) Sto imparando a trattenere le lacrime. Respiro e inspiro, sciò, sciò, via, tristezza, via.
10) Il problema agli occhi continuava, così sono andata dall'oculista, ormai due settimane fa. Non posso mettere le lenti a contatto per altre due settimane.
11) A pallavolo, ora, sono entrata nel gruppo. Mi sono integrata bene, e le ragazze sono carinissime. Qualche volta, la sera, quando torno a casa dagli allenamenti, un po' mi viene la nostalgia a pensare alla squadra di prima, però poi mi dico che succede, che era normale che prima o poi sarebbe andata così, che ora sono da sola e devo lottare e migliorarmi sempre di più. Adesso riesco a fare attacchi in diagonale stretta e a battere più teso di prima.
12) Mi fa male la schiena da tipo due mesi. Vado dal fisioterapista, ogni due settimane; ormai siamo diventati amici. Faccio gli esercizi per la schiena e incrocio le dita perché passi presto. Lo zio direbbe: "Ah, i dolori degli atleti!"
13) Ho deciso che quest'anno avrò una media superiore all'8,1. Ecco perché This'll be my year.
14) Vorrei andare al concerto che i Bon Jovi fanno a Milano a giugno, ma devo trovare qualcuno che mi accompagni. Tutti a dire "costa, costa..." Ma che ti frega! Sono i Bon Jovi, per dio. 50 euro li valgono tutti. Un anno fa in questi giorni andavo a comprare i biglietti per Bruce.
15) Una notte ho sognato i nonni. La nonna mi abbracciava piangendo, e il nonno era steso sul letto come negli ultimi mesi della malattia.
16) Con Fede T. le cose sono tornate come prima. Non vogliamo più perderci, ora; e pensare che solo qualche mese fa credevo che non saremmo mai più uscite insieme. E' sorprendente, non trovate? Come le cose possano cambiare, così, d'un colpo. Bam.
17) Sono andata a quella festa, ad Halloween. Eravamo io ed L.; c'era gente vestita strana e gente infighettata. Abbiamo ballato un sacco, conosciuto dei ragazzi (uno, poi, il giorno dopo mi ha scritto. Un provolone di quelli...) e delle ragazze. Alla fine ci siamo appollaiate una vicina all'altra sul divano, e la notte ho dormito da lei. Abbiamo fatto colazione con le gocciole e parlato molto. Quanto le voglio bene!
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